Dei corpi intermedi della tecnopolitica: dalla logica della rappresentanza alla logica della rappresentazione
Abstract
Il 15 dicembre 2016 Mark Zuckerberg riconosce che Facebook abbia superato la sua idea di una “technology that information flows through” e si trova costretto a dichiarare che si tratti di una “new kind of platform for public discourse”. L’introduzione di sistemi informatici e digitali nella vita democratica ha trasformato le logiche del discorso politico, rappresentando un cambio di paradigma per la partecipazione mediata alla vita pubblica. La Tecnopolitica, intesa come evoluzione dei meccanismi di delega della sovranità tramite sistemi tecnologici di rappresentanza, rappresenta il campo in cui indagare la problematicità della mediazione nelle posizioni politiche attraverso i media digitali. L’obiettivo del saggio sarà di individuare i meccanismi semiotici alla base della partecipazione al discorso pubblico mediata da piattaforme digitali. Alla base della democrazia vi è un meccanismo di costruzione del consenso che passa attraverso la delega a dei rappresentanti: cosa accade quando il consenso si costruisce attraverso le piattaforme digitali? Quali logiche orientano la costruzione del discorso politico in questi contesti?
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